Tessera o contromarca con due fiori (Tessera) | ||||||||||||||||
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Su alcuni esemplari è presente un piccolo foro al centro. Sul Margini-Baiocchi (1985) questo tondello viene descritto come probabile tessera battuta per essere distribuita alle persone indigenti. Nel primo volume di "Monete e medaglie di Mantova e dei Gonzaga" (1996) lo stesso Giuseppe Margini capovolge la descrizione e lo classifica, assieme a molti altri, come una contromarca, che veniva consegnata dai responsabili delle porte della città ai vari carri di mercanzia che dovevano entrare. Al momento del ritorno i mercanti riconsegnavano la contromarca ed i doganieri calcolavano il dazio dovuto a seconda del quantitativo di merce venduta. Di questa tessera esistono numerose varianti come peso, diametro e numero di petali, ma non è chiaro se tutte siano di origine mantovana. | ||||||||||||||||
Material: Pb | ||||||||||||||||
Diameter: 15-21 mm | ||||||||||||||||
Massa: 2.15-4.22 g | ||||||||||||||||
Period | Cod | Mint | Mint master | References | Rarity | Images | ||||||||||
undated1 | MN-TAN/1-1 | Mantova | - | Margini-Baiocchi 2 | R | |||||||||||
undated2 | MN-TAN/1-2 | Mantova | - | - | R2 | |||||||||||
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